venerdì 10 settembre 2010

La maledizione

Ho provato a non parlarti
più, a cancellare
bruciare gettare
ogni ricordo di te,
fosse pure un vago accenno,
una fuggevole emozione...
Ma, inesorabile, torni,
più t'evito e ti umilio, più tu,
inesorabile, torni...
Sorniona e disarmata
come una gatta che si finge
distratta, e attende lontana,
ma scatta all'istante
felpata e implacabile
a ghermire la debole preda...
Io ti disprezzo e t'odio
per il tuo irriducibile capriccio,
la tua dolcezza perversa,
la tua fedifraga malizia,
l'assuefazione che m'hai inflitto,
il morbo pernicioso che sei...
Io ti disprezzo e t'odio per quanto
t'ho amata e t'amo...
E per questo tu, inesorabile,
torni...

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