COME UN RISO DI BELLADONNA...
Questo nostro caduco et fragil bene (Petrarca)
venerdì 27 agosto 2010
Il sogno di Ossian (Jean-Auguste-Dominique Ingres, 1813)
Muta
rimane immota
la corda,
non più tremula serva
di tardo sopito
Cantore.
Atra la corte
di ombre
muovono larve,
diafana luce,
foschi ricordi, tetri
presagi...
Il senso della fine senza un inizio...
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