domenica 23 maggio 2010

Distici scelti dalla Mu'alliqa di Zuhayr ibn Abi Sulma (nato nel 530 d. C., morto agli inizi del VII secolo)

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سَئِمْـتُ تَكَالِيْفَ الحَيَاةِ وَمَنْ يَعِـشُ
ثَمَانِيـنَ حَـوْلاً لا أَبَا لَكَ يَسْـأَمِ

وأَعْلـَمُ مَا فِي الْيَوْمِ وَالأَمْسِ قَبْلَـهُ
وَلكِنَّنِـي عَنْ عِلْمِ مَا فِي غَدٍ عَـمِ

رَأَيْتُ المَنَايَا خَبْطَ عَشْوَاءَ مَنْ تُصِبْ
تُمِـتْهُ وَمَنْ تُخْطِىء يُعَمَّـرْ فَيَهْـرَمِ
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وَمَهْمَا تَكُنْ عِنْدَ امْرِئٍ مَنْ خَلِيقَـةٍ
وَإِنْ خَالَهَا تَخْفَى عَلَى النَّاسِ تُعْلَـمِ
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Traduzione libera:


Sono stanco del peso della vita e chi vive
ottant'anni padre non ha ed è stanco
Conosco l'oggi e quello che fu ieri
ma cieco sono nel conoscere il domani
Ho visto la Sorte, colpire come zampa

brancolante d'una bestia cieca:
muore chi centra, chi manca vive tardo
avvizzendo

Quale che sia l'indole di un uomo,
seppur creda di celarla agli altri, non impedirà
sia nota
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