venerdì 29 marzo 2013

Chendollàit


Vicino a un prete,
quasi per caso,
una bugia,
le corte zampe e il rostro adunco, pare
un piovanello in cova, e poi
la fiamma, un occhio stanco
sui gibbi sfatti
d’antico sego, opale nella danza
delle ore, fra ombre
tremule e trepide
finzioni…
Forse, davvero, non resta
che seguire le volute di questo
fumo grigio-azzurro,
il suo lento salire sbiadendo, l’inesorabile
svanire…
Ché, in fondo, una bugia
è solo la figlia orfana
del vero…

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vedo che sei anche tu nell'ambito di una prorompente umanità, pertanto...fraterni saluti. F.to Papa Feancesco, S. Francesco, La Pira, Don Vittorione, la Madonna...eppure S. Gennaro!

Zakengo ha detto...

Pippo, quanto sè' bischero!!!