domenica 23 settembre 2012

Prima notte di passione


E’ stato quasi inevitabile:
tu con le tue remore,
io coi miei distinguo,
ma infine semplicemente noi,
taciti complici
per un attimo lungo un giorno
eterei 
nella danza macabra
di un incerto bozzetto d’autunno.
Per un attimo: la tua la mia pelle
si sfiorano, e nella morbida
vertigine carnale della tua nudità,
così ferocemente donna,
così perdutamente femmina,
affondo immemore
e dannato.

Ricordava il vecchio professore
i nudi maggiori di Modì,
e vagamente quelli di Manet,
e forse qualcos’altro
non ben precisato,
quando talora accennava
a Veneri steatopigie, Iside e Cibele,
parlando a se stesso
nell’ospizio comunale del paese… 

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