Vicino a un prete,
quasi per caso,
una bugia,
le corte zampe e il rostro adunco, pare
un piovanello in cova, e poi
la fiamma, un occhio stanco
sui gibbi sfatti
d’antico sego, opale nella danza
delle ore, fra ombre
tremule e trepide
finzioni…
Forse, davvero, non resta
che seguire le volute di questo
fumo grigio-azzurro,
il suo lento salire sbiadendo, l’inesorabile
svanire…
Ché, in fondo, una bugia
è solo la figlia orfana
del vero…