Nevica, nevica...
Ed io qui, inebetito, inerte,
niente lavoro, apatico, pigro, niente
di niente... Guardo...
Nevica, nevica...
Fuori il mondo, nessuno, lunare
fra i vaghi silenzi, ed immane
un sepolcro danzante
di gelida calce,
tanto leggiadro cade
quanto pesante
resta...
Nevica, nevica...
Ed io mi trasformo, nel gelo di questo
bianco morire...
A Franz l'orrida blatta,
a me l'idiota omino di neve,
a noi l'ennesimo angosciante dilemma:
schiacciati o squagliati?
E nevica, nevica...